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28/03/12

Jungo è una strategia mangiatraffico



Jungo è una strategia "mangiatraffico" fondata sul principio che è possibile ridurre drasticamente il traffico, semplicemente creando le condizioni tecnologiche ed organizzative perchè chiunque possa sentirsi incoraggiato ad aprire la portiera della propria auto ai richiedenti imbarco, in condizioni di sicurezza e convenienza reciproca.



In questo sito trovi tutto quello che occorre per entrare nel mondo Jungo e iniziare la tua rivoluzione personale.
I "sedili vuoti": un giacimento da 5 miliardi di euro (all’anno)
Nella "dottrina Jungo", il traffico stradale è semplicemente una rete di "nastri trasportatori", costituiti dai sedili vuoti delle autovetture viaggianti.

Dal punto di vista del "nastro trasportatore", le automobili hanno un'efficienza del 24 %: ogni auto trasporta 1,2 persone. Significa che si potrebbe far muovere lo stesso numero di persone con 1/4 di spesa e 1/4 di inquinamento. Con meno auto, il tempo medio di spostamento in città potrebbe diventare 3-4 volte inferiore all'attuale.

Si tratta del più grande spreco energetico della storia! Inutile, Evitabile. In Italia, se raddoppiasse il tasso di riempimento delle autovetture, ogni anno gli italiani si arricchirebbero senza sforzo di circa 5 miliardi di euro (guadagno reale: il dato è sterilizzato dalle accise !): poco meno dell'intero bilancio della giustizia italiana. Senza contare l’incommensurabile beneficio ambientale, e senza contare l’enorme riduzione di spesa sanitaria (legata alla riduzione dei fattori di rischio polmonari, e all'infortunistica).

Da questo punto di vista, i posti auto vuoti sono una enorme risorsa, clamorosamente sottoutilizzata, e, come vedremo, facilmente accessibile.

Peraltro il car-pooling (equipaggi programmati su un unico automezzo) non si è dimostrato una risposta valida sui grandi numeri. La necessità di una preventiva programmazione e il vincolo da rispettare (stessa tratta, stesso equipaggio, stesso orario), sono limiti gravi. Si deve infatti tener conto che in Italia il 58% degli spostamenti durano meno di 15 minuti (dati Istat 2005), e vincolarsi e programmare tragitti così brevi risulta inefficiente.

Occorre quindi un sistema di imbarco ‘agile’, ovvero: standardizzato, universale, semplice, immediato.   Occorre mettere insiemealcuni fattori chiave:
efficienza individuale ovvero RAPIDITA’
vantaggio economico individuale ovvero RISPARMIO
piacevolezza ovvero SICUREZZA
E’ qui che entra in scena Jungo:

IL SURF SULLE "CORRENTI NATURALI DI TRAFFICO"






Jungo (leggetelo così come si scrive! qui il significato della parola)

COSA SIGNIFICA “JUNGO” ?

E’ una parola di fantasia, che accorpa, in una sorta di dialetto globale, le parole
“iungo-iungere” – latino   : unire, congiungere;
“Young” – inglese, e “Jung” –tedesco:  giovane;
“Go” – inglese : andare.


Lo pronunciamo all’italiana: “iungo”.
La parola vuole esprimere l’idea di viaggiare insieme in un modo giovane e innovativo.

E’ lo stesso messaggio del bottone della rivista "Agile": un paio di scarpe da tennis che escono dal finestrino aperto di un’automobile.

Se questa parola vi piace, usatela. Jungo non sarà più un’idea astratta, ma un progetto di persone concrete.



 è il sistema che crea le condizioni pratiche per sfruttare i flussi di auto in movimento, incoraggiando l’imbarco estemporaneo "a vista" sulla strada, senza preventiva programmazione: come nell’autostop !

Ovvero:

Con la LIBERTA' dell’autostop, ma con la RAPIDITA' della tua auto !

E oggi questo sta diventando possibile: chiunque può imbarcare persone, in tranquillità e guadagnando.
Quando un utente mostra la LICENZA JUNGO sulla direttrice viaria interessata, questo gesto è di immediata comprensione per tutti:
a) "sono di Jungo e quindi affidabile" (non ho precedenti penali - controllo di jungo - non sono stato escluso a seguito di segnalazioni, sono tracciabile),  - vd oltre);
b) "vado in questa direzione";
c) "voglio pagare".
Quando si apre la portiera, i due si accreditano l’un l’altro mostrando la patente di affidabilità (LICENZA JUNGO); compiuta la tratta comune, il passeggero (jungonauta) paga la quota stabilita dalla centrale Jungo (20 cent fissi + 10 cent al km). E se l'automobilista non ha la licenza? Fa lo stesso. Lui guadagna in sicurezza. Lo jungonauta ha sempre a disposizione il "tracciamento" (vd sez. "la sicurezza"). 

Qual è il tempo medio di attesa per ciascun imbarco ?

Questo aspetto è cruciale e dipendente da quanto gli automobilisti hanno compreso, in un territorio, che jungo è sicuro e remunerativo.
In Trentino, territorio pilota , il "Tempo Medio di Attesa" maschile è passato dai 22 minuti di autostop puro (2008) agli 11 minuti del giugno 09, agli 8.7 minuti del 2010 (su 380 imbarchi). Il "T.M.A." femminile, misurato nel 2010, è di 6.9 minuti.  Il primo trimestre 2011, su 33 imbarchi monitorati, evidenzia un "T.M.A." di 5,2 minuti sia per i maschi che per le femmine! Questi dati sono testimoniabili e controllabili, e nella disponibilità della Provincia Autonoma di Trento che ha sposato il progetto.
Già oggi, chi "junga" viaggia con la velocità di un taxi, ma spendendo meno che andare con la propria auto!
I tempi sono peraltro destinati a diminuire a misura che aumenta la conoscenza di jungo nel territorio.
"Jungare" è bello
Jungare è bello, ed è anche molto semplice. Puoi usare la tessera di volta in volta come jungatore (automobilista che accosta) o come jungonauta. Nel primo caso, guadagni il "ticket"; nel secondo, lasci l’auto a casa, risparmiando sulla benzina e sul parcheggio. La "licenza jungo" ti arriva a casa, dopo che ti sei iscritto all'associazione jungo (la quota annuale è di 15 euro).
Senza contare il piacere di conoscere ogni giorno persone nuove, e magari di scoprire che il tuo vicino di casa, che neanche salutavi, è simpaticissimo, e fa tutti i giorni il tuo stesso tragitto !
Da circa 150 questionari si evince che per la maggior parte delle persone il movente principale per usare Jungo è il gusto di contribuire a migliorare la qualità urbana della propria città, molto più che risparmiare sulla benzina.


http://www.jungo.it/


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FREE - WEB: Ford Hemp Car : l'auto ecologica esisteva già 70 a...

Ford Hemp Car : l'auto ecologica esisteva già 70 anni fa


Ford Hemp Car

l'auto ecologica esisteva già 70 anni fa


FREE - WEB: Ford Hemp Car : l'auto ecologica esisteva già 70 a...: Ford Hemp Car l'auto ecologica esisteva già 70 anni fa   Quasi tutti sanno che nel 1903 Henry Ford fondò una delle case automobi...

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27/03/12

auto ad acqua esiste e funziona


L’auto ad acqua esiste e funziona


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 La compagnia Giapponese Genepax presenta la sua automobile eco-friendly, funzionante a nient’altro che acqua.
L’automobile ha un generatore d’energia che estrae l’idrogeno dall’acqua e lo immette nel serbatoio. Il generatore quindi rilascia elettroni che producono l’energia elettrica che alimenta il veicolo. Genepax, la compagnia che ha inventato la tecnologia, mira a collaborare con i produttori Giapponesi per la produzione di massa.

 http://osasapere.it/blog/2012/02/29/lauto-ad-acqua-esiste-e-funziona/

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23/03/12

Chongming Bicycle Park




 JDS è uno studio di architetti 
che sembra intenzionato a lasciare il segno.

 Per il concorso Chongming Bicycle Park, l'azienda ha progettato quella che può essere considerata un'oasi urbana in prossimità della città di Shanghai. L'intera struttura è a spirale verso l'alto, e la lieve pendenza delle rampe lo rende un posto ideale per escursioni a piedi e in bicicletta.

Il progetto vuole essere un messaggio per incentivare e promuovere un maggior utilizzo della bicicletta e allo stesso tempo creare un polmone verde in prossimità di un agglomerato urbano. Chissà se diverrà realtà...





Un progetto di uno studio di design

 che potrebbe divenire realtà










 Fonte: EcoFriend

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20/03/12

BLOG DI CIPIRI: PARKOUR

PARKOUR



Cos'è il parkour 
Il Parkour è l'arte di sapersi spostare.

Il principale obiettivo di questa disiplina è quello di raggiungere la padronanza del corpo e della mente per superare gli ostacoli che ci circondano tracciando un percorso che vada da un punto A ad un punto B nella maniera più fluida possibile.
Molto spesso all'interno dei percorsi vengono inseriti elementi di Freerunning, ovvero viene espressa una parte più creativa che efficiente. Noi di parkour.it siamo molto moderati a riguardo anche se ci sono correnti di pensiero molto più puriste che tendono a differenziare in maniera molto più netta le due discipline. L'importante è comprendere che parkour non è una gara a chi fa il salto più alto o più bello,il parkour è un PERCORSO, senza alcuna forma di competizione fra i praticanti. La competizione è con te stesso per cercare di innalzare il tuo limite dopo aver preso coscienza delle tue possibilità.

I praticanti del parkour, chiamati "traceurs" ovvero "creatori di percorsi", aspirano a superare in modo creativo, fluido, atletico ed esteticamente valido le barriere naturali o artificiali che si trovano sulla loro strada. Per riuscirci utilizzano corse, salti, volteggi, cadute e arrampicate.

Ma il parkour non è solamente un puro esercizio fisico, perché il confronto con gli ostacoli materiali spinge il traceur alla scoperta dei suoi limiti e quindi del suo essere all'interno dell'ambiente che lo circonda. Affrontando la paura spesso ci si accorge che le nostre potenzialità vanno oltre i confini che diamo per scontati.
Per questo il parkour è sia uno sport che una filosofia di vita quotidiana.

Il padre riconosciuto di questa disciplina è il francese David Belle che verso la fine degli anni '80 iniziò a praticare in un ambiente urbano (precisamente a Lisse, un sobborgo di Parigi) le tecniche apprese giocando da bambino nei boschi della campagna francese.
Da allora questo sport ha fatto proseliti nel mondo, soprattutto in Francia e Inghilterra.
Parkour.it nasce per essere il portale italiano di riferimento per questo sport.


Il nostro obiettivo è quello di creare una community dove condividere idee, opinioni e il meglio delle produzioni multimediali di tutte le crew, per contribuire alla crescita del movimento parkour nel nostro paese. CONTINUA A LEGGERE 
CI SONO ANKE VIDEO....
BLOG DI CIPIRI: PARKOUR: Cos'è il parkour  Il Parkour è l'arte di sapersi spostare. Il principale obiettivo di questa disiplina è quello di raggiungere...
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SESSO E ZODIACO

Conosci la personalita' di
ogni segno zodiacale
per capire la sua

SENSUALITA'


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 Ecco la Pagina dei PIANETI 

del Nostro Sistema Solare 




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RADIOBICI020 : UN GIRO D'ITALIA IN TANDEM




RADIOBICI020

 UN GIRO D'ITALIA 

 IN TANDEM 

 "Zero impatto ambientale e tutta la tecnologia del web 2.0". Così si presenta l'avventura di Radiobici020, un'inchiesta itinerante che vuole raccontare, viaggiando, la mobilità ciclabile e tutto ciò che, nel bene e nel male, riguarda le due ruote, comprese inchieste vere e proprie. 



L'idea è del cronista radiofonico Maurizio Guagnetti, che dal 21 marzo pedalerà da Milano a Palermo e ritornare al nord, per un totale di 99 tappe che saranno raggiunte con una particolare bicicletta in tandem: un biposto con quello davanti che pedalerà da "seduto". La bicicletta avrà un attrezzatura in grado di farle fare delle registrazioni grazie a tre telecamere di cui una piazzata a "prua". Ci saranno anche un pannello solare, un Ipad e i collegamenti in diretta con due radio.
«Gli ostacoli a questo percorso saranno documentati, denunciati e magari rimossi con gli strumenti della cronaca e del racconto. Tecnologia significa che la pedalata sarà seguitata attraverso tutti i social media», raccontano sul sito radiobici.it, per sottolineare il lato social dell'iniziativa e quello altrettanto importante della denuncia dei rischi che i ciclisti sono costretti a subire nelle pedalate di tutti i giorni. Questo aspetto diventa cruciale in un periodo in cui i ciclisti stanno sfruttando le tecnologie del web per diffondere il verbo delle due ruote attraverso la campagna #salvaiciclisti, che ha un gruppo facebook con quasi 12mila aderenti e che si sta organizzando per varie iniziative di cui un evento nazionale previsto per il 28 aprile.
L'iniziativa ha ottenuto la collaborazione del Wwf, oltre ad alcune sponsorizzazioni che ne hanno permesso l'avvio.
Maurizio Guagnetti guiderà un tandem soprattutto per "ospitare" personaggi illustri che si alterneranno sulla postazione anteriore per discutere di biciclette e non solo.
Già hanno potuto "assaggiare" il tandem il sindaco di Milano (città da cui parte Radiobici020) Giuliano Pisapia e il volto televisivo Filippa Lagerback. Una buona occasione per far "assaggiare" la dura vita del ciclista a chi non è esperto o non può usarla come desidera.

 Autore:  Emanuele Rigitano

 http://verdi.it/component/k2/item/30469-radiobici020-un-giro-ditalia-social-in-tandem.html


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16/03/12

IMAGOMUNDI: il gatto nero porta fortuna

GATTO PORTAFORTUNA


Copia e incolla il codice:




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IMAGOMUNDI: il gatto nero porta fortuna:  - La diceria che il gatto nero porti sfortuna ha origine nel Medioevo quando essi in genere erano considerati i diabolici compagni d...

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PIANURA PADANA IN BICICLETTA




 PIANURA PADANA IN BICICLETTA

I centri storici a misura d’uomo della pianura Padana si aprono al cicloturismo, grazie all'accordo siglato tra il Circuito Città d’Arte e la Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab). Vi aderiscono 12 città di Emilia, Lombardia e Piemonte: Alessandria, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Modena, Monza, Parma, Pavia, Piacenza, Reggio Emilia e Vercelli. Centri - dove spesso la bici è il più comune mezzo di trasporto urbano - che vedono il cicloturismo come una proposta vincente per valorizzare il loro patrimonio artistico, culturale, naturale, sociale ed enogastronomico e incrementare sui loro territori un turismo a basso impatto ambientale.

MAPPE DIGITALI DEGLI ITINERARI CICLABILI

Le città del circuito hanno realizzato, con i cartografi Fiab, itinerari ciclabili e mappe digitali dei percorsi cicloturistici cittadini, provinciali e intercity: sono visibili su computer, cellulare e tablet; e sono scaricabili in formati compatibili con Gps, stampabili e ingrandibili. Le ciclovie sono state scelte per le caratteristiche di sicurezza e per permettere di visitare il maggior numero di  attrazioni turistiche.
Gli itinerari sono stati studiati per pedalate con finalità turistiche non agonistiche, sono adatti a ciclisti dilettanti con distanze e difficoltà alla portata dei comuni mortali. Le escursioni giornaliere non superano mai i 70 km, lungo strade sicure e di facile percorrenza che permettano di ammirare paesaggi e fruire delle attrazione culturali, storiche, ed enogastronomiche. Quando presenti, sono state scelte le piste ciclabili, altrimenti arterie a basso traffico, anche con tratti non asfaltati, perché spesso attraversano i paesaggi più bucolici. Su questi percorsi servono biciclette da turismo, con una buona rapportatura e copertoni generosi per dimensione e robustezza: vanno bene le mountain bike, sono sconsigliate le bici da corsa.
Le mappe riportano 3 livelli di percorsi. Urbani, all’interno dei centri storici con brevi escursioni in periferia se ci sono punti di interesse. Extraurbani, nella provincia della città dove il turista alloggia e rientra la sera (su distanze più lunghe c'è una formula bici più treno). Intercity, tra le varie città d’arte, lungo fiumi e canali, antiche strade romane o vie di pellegrinaggio.

CICLORARUDO IL PROSSIMO GIUGNO

L'accordo sarà suggellato in giugno da un ciclo-raduno itinerante che porterà oltre 500 iscritti alla Fiab a visitare 5 città del circuito. La carovana si muoverà su percorsi di diversa difficoltà. La partenza sarà il 20 giugno da Piacenza, da dove i cicloturisti raggiungeranno Cremona, Parma e Reggio Emilia per arrivare e fermarsi il 23 e il 24 a Modena. Qui avrà luogo un festival del cicloturismo. Nelle piazze del centro storico e nei Giardini Ducali diversi stand presenteranno le ciclovie più belle in Italia e all’estero; bici di ogni tipo ed epoca (le si potrà provare); l'editoria di settore; e innovazioni hi-tech per il viaggio.

CICLABILITÀ URBANA NELLA PIANURA PADANA

Per tradizione, cultura e conformazione del territorio, le città della pianura Padana formano la macro area della Penisola dove la bicicletta è più usata e dove è stato costruito il maggiore numero di km di piste ciclabili rispetto agli abitanti.
La graduatoria che segue (fonte Legambiente 2010) indica le prime 10 città italiane per indice di ciclabilità, stabilito coniugando lunghezza, tipologia e sicurezza di ciclovie e di aree senza traffico a motore in cui sono ammesse le biciclette.

1) Reggio Emilia  34,86

2) Lodi                    31,14

3) Modena             28,39

4) Mantova            27,81

5) Vercelli              24,93

6) Cremona           24,57

7) Forli                    22,65

8) Ravenna           22,40

9) Cuneo                22,24

10) Ferrara            21,11       


DATI SULL'USO DELLA BICI IN CITTÀ IN ITALIA

I confortanti dati sui piccoli e medi centri della pianura Padana crollano di fronte alla realtà nazionale: appena il 3,8% degli italiani si sposta in bicicletta nelle aree urbane contro una media del 9,5% dell'Unione Europea. E se la provincia del nord è virtuosa (in testa Bolzano col 29% di spostamenti su due ruote azionate a pedali) non lo sono le metropoli: appena il 4% a Milano, il 2% a Torino (nonostante 175 km di piste ciclabili urbane: dato Comune), 1% a Napoli, zero a Roma, Genova, Palermo. In Italia ci sono in totale 3227 km di piste ciclabili (35.000 in Germania). La media annua percorsa in bici per abitante è di 168 km (1019 km in Olanda).


 http://www.ecoturismoreport.it/it/00012/124/in-bicicletta-nella-pianura-padana.html

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BLOG DI CIPIRI: ITALIA : benzina 2 euro al litro

benzina 2 euro al litro




 ITALIA : benzina  2 euro al litro

Ormai il prezzo della benzina si avvicina ai 2 euro. La gente si chiede perché; c’è qualche motivo reale dietro questo aumento?
La risposta, come per quasi tutti i salassi imposti alla popolazione ...

continua a leggere ..... BLOG DI CIPIRI: ITALIA : benzina 2 euro al litro:  ITALIA : benzina  2 euro al litro Ormai il prezzo della benzina si avvicina ai 2 euro. La gente si chiede perché; c’è qualche motiv...

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14/03/12

Lampada di alghe mangia-Co2



Una lampada alle alghe 

 

che assorbe la stessa CO2 di 150 alberi

Una lampada capace di assorbire tanta anidride carbonica quanto almeno 150/200 alberi. E' questa la promessa del biochimico francese Pierre Calleja il quale ha progettato un lampione che, sfruttando l'azione delle micro-alghe, sarebbe in grado di assorbire dall'aria una tonnellata di carbonio ogni anno.
La lampada di Calleja, una sorta di acquario illuminato pieno di alghe mangia-Co2, sarebbe capace di attirare i gas serra dal cielo anche in ambienti chiusi come garage o cantine sotterranee.


Attualmente il lampione è in fase sperimentale, installato in alcuni punti pilota e in attesa di ottenere finanziamenti o aziende partners per la produzione di massa di questa tecnologia che potrebbe far diventare la lotta al riscaldamento globale facile come premere un interruttore e accendere la luce.
Nel video è possibile vedere la lampada in azione e Calleja che ne spiega i principi su cui è basata:
http://grist.org/list/this-lamp-absorbs-more-co2-than-a-tree/

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 Shamengo pioniere Pierre Calleja ha inventato qualcosa di veramente notevole - una luce alimentata da alghe che assorbe CO2 nell'aria - al ritmo di 1 tonnellata all'anno, o quello che un albero assorbe tutta la sua intera vita! Il lampione microalghe ha il potenziale per fornire aria pulita in modo significativo nelle aree urbane e rivoluzionare il paesaggio urbano.

Vuoi unirti alla nostra comunità e sentire di più sulle avventure dei nostri pionieri?

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- Cura per corpo e mente,
- Con la creazione di una coscienza,
- Tutela dell'ambiente,
- Intraprendere azioni per aiutare gli altri.

Pensi di avere uno spirito pionieristico? Incontra altri pionieri sul nostro sito http://shamengo.com/?lang=en

Hai o conosci qualcuno che ha inoltre avviato una positiva azione in tutto il mondo che cambia? È possibile applicare a diventare uno dei nostri 1000 Pionieri del Nuovo Mondo!



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09/03/12

una città a misura di bicicletta


 una città 

a misura 

di bicicletta


Gentili direttori del Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Il Messaggero, Il Resto del Carlino, il Sole 24 Ore, Tuttosport, La Nazione, Il Mattino, Il Gazzettino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Giornale, Il Secolo XIX, Il Fatto quotidiano, Il Tirreno, Il giornale di Sicilia, Libero, La Sicilia, Avvenire.


La scorsa settimana il Times di Londra ha lanciato una campagna a sostegno delle sicurezza dei ciclisti che sta riscuotendo un notevole successo (oltre 20.000 adesioni in soli 5 giorni).
In Gran Bretagna hanno deciso di correre ai ripari e di chiedere un impegno alla politica per far fronte agli oltre 1.275 ciclisti uccisi sulle strade britanniche negli ultimi 10 anni. In 10 anni in Italia sono state 2.556 le vittime su due ruote, più del doppio di quelle del Regno Unito.
Questa è una cifra vergognosa per un paese che più di ogni altro ha storicamente dato allo sviluppo della bicicletta e del ciclismo ed è per questo motivo chiediamo che anche in Italia vengano adottati gli 8 punti del manifesto del Times:
  1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
  2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
  3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
  4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
  5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
  6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
  7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays
  8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.

Cari direttori, il manifesto del Times è stato dettato dal buon senso e da una forte dose di senso civico. È proprio perché queste tematiche non hanno colore politico che chiediamo un contributo da tutti voi affinché anche in Italia il senso civico e il buon senso prendano finalmente il sopravvento.
Vi chiediamo di essere promotori di quel cambiamento di cui il paese ha bisogno e di aiutarci a salvare molte vite umane.
Chiunque volesse contribuire al buon esito di questa campagna può condividere questa lettera attraverso Facebook, attraverso il proprio blog o sito, attraverso Twitter utilizzando l’hashtag #salvaiciclisti e, ovviamente, inviandola via mail ai principali quotidiani italiani.
Scarica qui la lista degli indirizzi mail.
Tutti gli aderenti all’iniziativa saranno visibili sulla pagina Facebook: salviamo i ciclisti

Hanno aderito all’iniziativa:
  1. piciclisti
  2. amicoinviaggio.it
  3.  34×26.wordpress.com
  4. rotalibra.wordpress.com
  5. frrfrc.blogspot.com
  6. wildpigs.it
  7. riky76omnium.wordpress.com
  8. bicizen.it
  9. urbancycling.it
  10. lastazionedellebiciclette.com
  11. rotafixa.it
  12. americancyclo.wordpress.com
  13. biciclettedecadence.blogspot.com
  14. mtb-forum.it
  15.  bdc-forum.it
  16.  lifeintravel.it
  17. milanonmybike.blogspot.com
  18. ditrafficosimuore.org
  19.  raggidistoria.com
  20.  www.ediciclo.it/blog
  21.  www.pedalopolis.org
  22. ciclomobilisti.it
  23. Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility
  24. casbahcicloclub.com
  25. ilikebike.org
  26. bikeride.it
  27. bicisnob.worldpress.com
  28. bicicebasta.com
  29. muoviequilibri.blogspot.com
  30. festinalente.ztl.eu
  31. rotazioni
  32. pisteciclabili.com
  33. ciclistilombardianonimi.blogspot.com
  34. ciclospazio.it
  35. www.bikepride.it
  36. http://re-cycles.blogspot.com/
  37. http://ciclofficinamartesana.blogspot.com/
  38. http://www.ciclobarona.net/associazione.html
  39. www.ciclonauti.org





For eight years in a row now we have protested against our dependence on fossil fuel by riding our bikes across San Francisco... Naked!
Can you think of a better way to get people to pay attention?
This year we want you to ride with us!
Northern Hemisphere Ride
The international ride date for the Northern Hemisphere is the 2nd Saturday in June, and San Francisco will adhere to this rule.
San Francisco's 9th Annual
World Naked Bike Ride will be on
Saturday, June 9th, 2012.
Location
We meet at 11 am at the Justin Herman Plaza, either behind of in front of the large fountain, and will ride down many major streets, all the way down to the Golden Gate Park, and back!
Wiki
Please visit our wiki site additional information and downloadable route maps.

http://sfbikeride.org/

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