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22/10/11

andare al lavoro in bicicletta


andare al lavoro in bicicletta



Eccovi dieci consigli pratici oltre che dieci buoni motivi per cui preferire una vecchia Graziella alla vostra Station Wagon.
  1. Fate del bene alla Terra. Lo sapevate che per ogni vostra pedalata si risparmia all’ambiente una quantità parecchio elevata di CO2, alias la terribile e temibile anidride carbonica? Andando in bicicletta, infatti, si evita l’emissione di gas nocivi alla salute della Terra, causa di inquinamento e di modifiche poco salutari all’ecosistema. Ecco, ora lo sapete, e a conti fatti a guadagnarci potremmo essere noi! Allora, perché no?
  2. Unite l’utile al dilettevole. Andare in bicicletta fa bene alla salute! Forse non sapevate neanche che per ogni 60 minuti di pedalata si bruciano in media 300 calorie? Ebbene, anche gli scienziati lo confermano: andare in bicicletta tonifica i muscoli, fa bene all’apparato cardiocircolatorio e addirittura alla pelle stimolando la traspirazione del derma! E soprattutto fa bene alla mente. Il cervello, infatti, è irrorato dal sangue e riceve ossigeno in misura maggiore quando si pedala e ciò contribuisce a migliorare la memoria e l’attenzione. Tutto questo, pensate, mentre state andando a lavorare e senza dover pagare un istruttore per allenarvi! Non vi sembra un affare strepitoso?
  3. Fate del bene al vostro portafogli. Sì, perché, altra chicca per voi, pedalando l’unica cosa che consumerete sarà la vostra energia. Niente più spese per mantenere le vostre auto. Assicurazioni, autolavaggi, parcheggi e pedaggi rimarranno solo un lontano ricordo. E soprattutto niente più sprechi di combustibili e niente più dipendenza dagli alti e bassi del mercato dell’oro nero. Il portafogli vi ringrazierà, siatene certi. E sicuramente potrete permettervi qualcosa di più del solito agosto a Sabaudia quest’anno.
  4. Riappropriatevi del vostro tempo. Se anche il posto in cui lavorate dista 10 kilometri da casa non temete. Pedalando pedalando arriverete sicuramente prima che in auto e non dovrete perdere più di un minuto per parcheggiare il vostro mezzo. Anche un palo, in mancanza d’altro, va bene. Ci guadagnerete in minuti di sonno, o da dedicare al vostro gatto o ai vostri bambini prima di dare inizio alla giornata. Il tempo è vostro e spetta a voi spenderlo bene. Questo è un modo intelligente.
  5. Usate le piste ciclabili se la vostra città ve ne offre, ma qualora così non fosse preferite percorsi alternativi alle strade troppo trafficate. Un parco in mezzo alla città, le vie minori parallele al corso principale, il lungomare o le sponde del fiume. Insomma, senza togliervi il gusto di fare del sano turismo a casa vostra, variate i percorsi evitando il traffico. Diminuirete il rischio d’incidenti e respirerete anche aria più pulita.
  6. Rispettate la segnaletica. È fondamentale. Non crediate infatti d’essere esenti dal rispetto del codice della strada. Quello vale per tutti, a piedi, su due ruote o in una cabina auto. Rispettare la segnaletica significa rispettare se stessi, è un dovere civile.
  7. Se viaggiate di notte usate sempre le luci di posizione e il giubbino catarifrangente. È antiestetico, lo sappiamo signore, ma serve ad evitare spiacevoli inconvenienti. Se viaggiate su strade sterrate è d’obbligo il casco e se viaggiate in condizioni climatiche avverse un kuwait potrà tornarvi utile. In caso di neve o piogge torrenziali invece, banale a dirsi, vi consigliamo di parcheggiare il vostro bolide in un luogo sicuro e far ritorno a casa coi mezzi pubblici. Meglio non rischiare.
  8. Portate sempre con voi un kit per le riparazioni. Una foratura imprevista si può risolvere con poco. Vi consigliamo di tenere sempre a portata di mano una pompa. Non occupa spazio né pesa troppo. Anche una camera d’aria di riserva potrebbe esservi utile. Se però il vostro cestello può contenere al massimo due baguette, lasciate perdere la camera d’aria. Vi consigliamo però di tenere in tasca almeno qualche toppa ed un tubetto di mastice comune, giusto il necessario per riuscire a raggiungere l’oasi di fortuna più vicina.
  9. Prevenite i furti. Specie nelle grandi città, quelle che offrono i maggiori e migliori servizi ai “biciclo muniti”, il rischio di furti è elevato. Vi consigliamo quindi di usare sempre catene e lucchetti piuttosto spessi da legare contemporaneamente al telaio ed a entrambe le ruote. Al massimo ciò che potranno portarsi via sarà il sellino. Ma sempre meglio che tornare a casa a piedi dopo dodici ore d’ufficio!
10.  E infine… sorridete! Andare a lavorare in bicicletta è un ottimo modo per dare inizio alla giornata senza stress. Fa bene all’anima! C’è un mondo intorno a voi e molto spesso da dietro un grigio finestrino, incastrati tra clacsons e gas di scarico, lo si dimentica. Perché non guardarsi intorno? Pedalando si può!
Vi abbiamo convinti? Fidatevi, ciò di cui avete bisogno non è una Mountain Bike a 18 marce né un ultimo modello di bici da corsa. Ciò che vi serve è soltanto un po’ di coraggio, solo per iniziare.
In poco tempo vi ringrazierete da soli. Ed anche il vostro capo lo farà, siatene certi.

by Federica DAmico

http://www.tuttogreen.it/come-andare-al-lavoro-in-bicicletta-ecco-10-consigli/

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06/10/11

2011 Giro di Pechino




5 - 9 ottobre 2011 Giro di Pechino

Ecco che il grande ciclismo arriva anche in Cina. Il Giro di Pechino, o Tour of Beijing, è una corsa a tappe fortemente voluta dall'Uci e dalla sua politica di globalizzazione. Alla prima edizione è stata subito inserita nel calendario World Tour e questo ovviamente ha favorito una partecipazione di buon livello. Tra i corridori più in vista ci saranno Tony Martin, che indosserà per la prima volta la maglia iridata della cronometro, il campione olimpico Samuel Sanchez che tornerà là dove ha vinto la sua medaglia d'oro tre anni fa, Peter Sagan, Van den Broeck, e i nostri Cunego, Marcato, Oss e Viviani.

Il percorso del Giro di Pechino inizia con una prova a cronometro di 11 km tra i siti olimpici degli ultimi Giochi. Le quattro tappe in linea si correranno nei dintorni della capitale cinese, con l'ultima in circuito cittadino nuovamente a Pechino. La tappa che dovrebbe decidere le sorti della classifica, insieme alla crono iniziale, è la terza, che presenta ben 4 salite. Le altre invece sono tappe da volata, con l'ultima che partirà da piazza Tien An Men per concludersi là dove la corsa era cominciata, allo stadio Olimpico di Pechino. Al di là dell'aspetto tecnico sarà una bella occasione per conoscere meglio una realtà così lontana e per correre tra scenari suggestivi e inconsueti come i dintorni della Grande muraglia.

All'interno la corsa in tv e streaming, le tappe e l'elenco dei corridori. L'allenamento di gruppo raccontato da Cunego.

Il Giro di Pechino in tv e streaming - Da corsa World Tour il Giro di Pechino avrà una buona copertura mediatica. Eurosport trasmetterà la corsa in diretta e differita e ci sarà la possibilità di seguirla anche in streaming. Tutti i dettagli saranno aggiornati sulla pagina ciclismo in tv.

Lampre, l'allenamento di gruppo - Primo contatto tra la Lampre-ISD e le strade cinesi. Le Wilier Triestina della squadra blu-fucsia hanno infatti accompagnato Cunego e compagni nel primo allenamento pechinese.
Partenza per tutti i corridori di tutte le squadre dall'hotel a bordo delle auto e dei furgoncini messi a disposizione dall'organizzazione, poi un'ora di viaggio per uscire dalle trafficate arterie pechinesi: i ciclisti hanno potuto saltare in sella alle bici in una località di campagna, addentrandosi poi in una zona montuosa scortati dalla polizia e seguita dalla lunga teoria delle ammiraglie.
L'allenamento si è concluso dopo circa 80 km, nei pressi di una caserma militare.
Il pomeriggio pechinese, ovvero la mattinata italiana, è stata dedicata ai massaggi e al riposo.

"L'allenamento non è stato lungo, ma è comunque servito per muovere le gambe dopo un lungo viaggio e una prima giornata nella quale non abbiamo pedalato - ha spiegato Cunego - L'atmosfera è stata particolare, con tutto il gruppo a pedalare unito e con le ammiraglie al seguito: davvero un allenamento inconsueto, ma bello".

La Lampre pedala nel Parco Olimpico - La Lampre-ISD e le altre squadre partecipanti al Giro di Pechino hanno scoperto oggi, martedì 4 ottobre, un'altra bellezza della capitale cinese: il parco olimpico.
Gli organizzatori della corsa hanno infatti previsto un altro allenamento collettivo, questa volta però senza scorta: i corridori hanno infatti potuto pedalare al riparo dal traffico sulle strade interne del parco olimpico, un affascinante polmone verde posto nelle vicinanze dell'hotel che ospita i gruppi sportivi.
Guidati da un Malori voglioso di ben figurare nella cronometro che mercoledì aprirà il Giro di Pechino, tutti i corridori della Lampre-ISD hanno effettuato un proficuo allenamento di due ore e 20 minuti, sotto gli occhi incuriositi delle numerose famiglie cinesi che si godevano la tranquillità del parco. Il gruppo blu-fucsia ha potuto visionare anche gran parte del percorso sul quale si svolgerà la cronometro.

Katusha - Mercoledì 5 ottobre, il Team Katusha sarà in Cina per prendere parte alla prima, storica edizione del "Tour of Beijing", corsa a tappe che rappresenta il penultimo appuntamento dell'UCI World Tour. La compagine russa prenderà parte alla competizione con la seguente formazione: Denis Galimzyanov, Vladimir Isaychev, Artem Ovechkin, Alexandr Pliuschin, Alexander Porsev, Egor Silin, Nikolay Trusov, Stijn Vandenbergh. Direttore sportivo: Gennady Mikhailov.

Liquigas Cannondale - Saranno i talentuosi Peter Sagan, Elia Viviani e Daniel Oss a rappresentare le speranze di successo della Liquigas-Cannondale al Tour of Beijing. I giovani atleti verde-blu (21 anni lo slovacco, 22 il veronese Elia e 24 il trentino Daniel) arrivano alla prima edizione della corsa a tappe cinese, che comincerà domani e si concluderà domenica 9 settembre, con un ruolino di marcia invidiabile. Sagan e Viviani sono infatti i corridori più prolifici della Liquigas-Cannondale in questa stagione: 15 successi per Peter, 7 per Elia. Dieci di questi, poi, sono stati conseguiti tra agosto e settembre: un dato che la dice lunga sull’attuale condizione di entrambi gli atleti.

«La Vuelta a Espana e i Mondiali di Copenaghen mi hanno permesso di raggiungere una forma atletica molto buona» afferma Sagan. «Entrambe sono state esperienze positive grazie alle quali è cresciuto pure il mio bagaglio di esperienza. Ora vorrei dare continuità ai risultati per chiudere nel migliore dei modi una stagione che, finora, si è rivelata ottima. Il Tour of Beijing offrirà l’occasione per aggiungere un nuovo successo: darò il massimo per competere con i migliori».

«Non potevo chiedere un’estate migliore» spiega Viviani, fresco vincitore di ben tre titoli nazionali su pista. «Mi ero preparato per affrontare la seconda parte della stagione con grande costanza e impegno: il lavoro è stato ripagato con un filotto di successi incredibile. La convocazione in nazionale è stata la ciliegina, nonostante il risultato, e le ultime prestazioni in pista dicono che la condizione tiene. L’obiettivo, qui in Cina, è raccogliere il più possibile. Con Peter e Daniel possiamo rappresentare una trio temibile per tutti gli avversari».

Sagan, Viviani e Oss saranno guidati in ammiraglia dal diesse Mario Scirea e avranno al loro fianco una formazione di collaudati passisti composta da Davide Cimolai, Mauro Da Dalto, Tiziano Dall’Antonia, Juraj Sagan e Cameron Wurf.

http://www.cyclingforall.net/presentazione-delle-corse/7690-giro-di-pechino-2011-anteprima-tv-e-streaming.html

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Milano Domenica blocco del traffico



Inquinamento a Milano

Domenica blocco del traffico




Dopo dodici giorni consecutivi di superamento dei livelli di guardia delle polveri sottili (50 mg/mc di Pm10), Milano si prepara al piano straordinario messo in atto dal Comune per combattere lo smog. Il provvedimento prevede, almeno in una prima fase, il blocco della circolazione da domani 6 ottobre per le auto più inquinanti - i veicoli a benzina Euro 0 e i diesel Euro 0, 1 e 2 - e lo stop totale al traffico per domenica 16 dalle ore 8 alle 18. Le limitazioni saranno sospese il giorno successivo alla certificazione da parte dell'Arpa di valori di concentrazioni di Pm10 sotto la soglia limite per tre giorni consecutivi
Basta emergenze. Al di là dell'emergenza, il sindaco Giuliano Pisapia, comunque pensa a provvedimenti strutturali che possano evitare situazioni analoghe. In particolare ritiene che la domenica a piedi debba essere programmata "con la Provincia e con tutti i Comuni, almeno della prima cinta attorno a Milano". Con questo obiettivo, il primo cittadino ha scritto ai sindaci dell'hinterland per organizzare un incontro, con una proposta: concordare in anticipo una domenica al mese di blocco del traffico, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Giornate di "promozione della cultura ambientale" e "occasione per vivere in modo partecipato la città".
Norme più severe. L'assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran, ha annunciato che saranno potenziati i controlli per verificare l'applicazione dell'ordinanza. Inoltre, Palazzo Marino sta preparando una bozza per modificare l'attuale "Disciplina per il contenimento dell'inquinamento atmosferico" approvata dalla Giunta Moratti, in modo da far scattare il blocco di tutti i veicoli nella Cerchia dei Bastioni dal lunedì al sabato dopo 7-14 giorni di superamento dei limiti di Pm10 anziché degli attuali 12-18 e imponendo norme più severe. Parallelamente sarebbe prevista l'estensione della validità del biglietto Atm, che diventerebbe giornaliero. Nessun accenno, almeno sinora, al potenziamento dei mezzi pubblici.

Roberto Barone

http://www.quattroruote.it/notizie/ecologia/inquinamento-a-milano-domenica-blocco-del-traffico




Smog a Milano
CLASS ACTION CONTRO REGIONE E COMUNE


Lo smog a Milano continua a salire attanagliando come in una morsa la città e chi ci vive. Una situazione che si protrae da troppo tempo e che ormai ha esasperato i cittadini. Al punto che 175 milanesi hanno deciso di passare all'azione, unendosi e firmando una class action contro il Comune e la Regione Lombardia, chiamati a comparire in Tribunale il prossimo 5 ottobre per rispondere del superamento "ininterrotto" dei limiti di legge per le concentrazioni nell'aria di PM10. La richiesta danni collettiva, promossa dall'avvocato Claudio Linzola, supera il milione di euro, per ogni anno del quinquennio 2005-2010.

Problemi respiratori. I firnatari della class action lamentano gli effetti sulle vie respiratorie e sul sistema cardiocircolatorio "di un gravissimo, perdurante inquinamento atmosferico che non accenna a diminuire". E d'altra parte le conseguenze dello smog sulla salute pubblica sono evidenti, come dimostrano i 3.500 milanesi che, in base ai dati del Centro Diagnostico Italiano, ogni anno affollano i pronto soccorso di Milano lamentando difficoltà respiratorie e attacchi d'asma.

Tetto comunitario. Secondo il comitato che ha intrapreso l'azione legale il Comune di Milano e la Regione Lombardia sono colpevoli di non aver adottato sinora politiche efficaci per tenere sotto controllo il PM10 e soprattutto per rispettare gli obblighi comunitari che impongono un tetto di 35 giorni all'anno con concentrazioni di polveri sottili sopra i limiti di legge. Dal 1998 al 2011 il tetto a Milano è sempre stato abbondantemente superato. Basta pensare che dall'inizio dell'anno gli sforamenti sono già stati ben 67 e che ora il capoluogo lombardo rischia anche di essere deferito alla Corte di giustizia europea che potrebbe comminargli una multa di 4 miliardi di euro.


Roberto Barone

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